RICCARDO VALENTINI Premio Nobel per la Pace nel 2007 e membro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change
Riccardo Valentini si è laureato in Fisica all’Università “La Sapienza” di Roma. Nel 1987 è diventato ricercatore presso l’Università della Tuscia, Facoltà di Agraria, continuando a lavorare sulle interazioni piante-clima. È stato uno dei pionieri delle misurazioni del flusso di carbonio terrestre e ha coordinato una rete globale di oltre 600 torri di flusso (FLUXNET) collocate in diversi ecosistemi del mondo in Nord e Sud America, Europa, Australia, Cina, Giappone e Africa. È stato principale coordinatore del 3° rapporto dell’IPCC (Gruppo Intergovernativo sui cambiamenti climatici) e del 5° rapporto sugli Impatti climatici e l’adattamento. È autore principale del Rapporto speciale IPCC sui Cambiamenti climatici e l’uso del territorio. Ha ricevuto diversi riconoscimenti: lo Zayed International Prize for the Environment (Premio Internazionale Zayed per l’Ambiente) come membro del Millennium Ecosystem Assessment Board (Consiglio di valutazione dell’ecosistema del Millennio) (2006); il premio “Ernst Heckel” della Federazione delle Società ecologiche europee (2018); la medaglia dell’Accademia Italiana delle Scienze “detta degli XL” per la Fisica e le Scienze naturali (2018). È scienziato citato da Thompson Reuters nel 2016 e 2017 tra i ricercatori più influenti nel mondo e da Clarivate nel 2018. Ha ottenuto la Laurea Honoris Causae alla Facoltà Universitaria di Scienze Agronomiche di Gembloux, Belgio (2006); all’Università statale agricola russa – Accademia Timiryazev, Mosca, Russia (2015); alla Financial University, Mosca, Russia (2017) e alla “Georgian Technical University”, Tblisi, Georgia (2018). I suoi principali interessi di ricerca riguardano gli equilibri di GHG (Greenhouse Gases – gestione e controllo delle emissioni di gas ad effetto serra) in relazione all’uso del suolo e alla silvicoltura, e gli importanti feedback sui cicli biogeochimici globali e sugli impatti climatici. Recentemente la sua ricerca è dedicata allo sviluppo di nuove tecnologie e analisi di big data per il monitoraggio dei servizi ecosistemici e le previsioni sugli impatti dei cambiamenti climatici, in particolare sulla foresta a livello di alberi. Ha inventato il sensore TreeTalker per comprendere e quantificare le risposte dei parametri fisiologici degli alberi agli estremi climatici e il monitoraggio precoce del declino degli alberi.